Accade spesso, soprattutto nelle grandi città, di parcheggiare la propria moto o il proprio scooter e di ritrovarli, qualche ora dopo, imbrattati o danneggiati da qualche teppista.

Chi non sopporta un’eventualità del genere può fare riferimento alla polizza atti vandalici. Essa, in realtà, viene molto spesso offerta in maniera congiunta con la polizza eventi socio-politici: dipende, comunque, dalle proposte delle compagnie assicurative.

La polizza eventi socio-politici e atti vandalici, dunque, permette di vedersi risarciti per i danni che il veicolo subisce in occasione di sommosse, atti di terrorismo, manifestazioni violente, scioperi o – più semplicemente – vandalismi. Le prime – come si può notare – costituiscono eventualità abbastanza rare, che dovrebbero essere prese in considerazione specialmente da chi vive in zone a rischio (nelle grandi città come Roma e Milano, dove le manifestazioni sono frequenti). I vandalismi, invece, purtroppo sono molto più diffusi, tanto nel piccolo paese di campagna quanto nella grande metropoli. Vale la pena di notare che il risarcimento non può essere superiore al valore commerciale del mezzo nel momento in cui l’evento si è verificato.

Vedere la propria moto o il proprio scooter vandalizzati è, evidentemente, un episodio piuttosto sgradevole, specialmente se il valore economico dei veicoli è elevato, anche perché dà la sensazione di non poter lasciare per strada i propri mezzi di trasporto. Chi, dunque, vuole sentirsi sempre al sicuro può puntare sulla polizza eventi socio-politici e atti vandalici.

Nel momento in cui la si sottoscrive, è bene comunque prestare attenzione a tutte le clausole: infatti, oltre al massimale (vale a dire il limite massimo superato il quale non viene effettuato il rimborso), essa spesso include una franchigia o uno scoperto. In altre parole, una percentuale sul danno rimane a carico dell’assicurato.

La polizza può essere estesa anche agli optional e agli accessori di serie del veicolo.



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