La polizza Kasko rappresenta una copertura accessoria che prevede il risarcimento dei danni subiti dalla propria moto, ed è indicata in genere per proteggere mezzi di valore economico elevato (per esempio moto appena uscite dal concessionario o moto d’epoca): anche per questo motivo, non è molto economica.

La differenza tra una normale assicurazione moto e la Kasko è che la prima copre solo i danni provocati a persone terze, mentre la seconda copre i danni cosiddetti propri, cioè quelli subiti dal veicolo mentre circola su strada. Insomma, se mentre si viaggia in sella al proprio scooter si va a sbattere contro un palo a causa dell’asfalto scivoloso e il mezzo risulta danneggiato, il risarcimento è coperto dalla Kasko. Da notare che essa non ha a che fare con la responsabilità del conducente: è valida, insomma, in tutti i casi, anche nell’eventualità in cui il sinistro sia stato provocato dall’assicurato stesso.

Vale la pena di precisare, comunque, che a disposizione dei conducenti vi sono due tipi differenti di Kasko: quella completa risarcisce la totalità dei danni, senza considerare se l’assicurato sia responsabile o meno; quella mini risarcisce unicamente i danni provocati da incidenti con altri veicoli che siano dimostrabili (in altre parole occorre fornire gli estremi degli altri mezzi) e non i danni che non dipendono da altri veicoli. Insomma, con la mini Kasko il caso citato in precedenza (lo scooter che sbatte contro un palo) non è coperto: è necessario, in quel caso, fare riferimento alla Kasko completa.

Come detto, la polizza Kasko si rivela abbastanza dispendiosa, anche a causa della vasta copertura di eventi che offre: è, però, consigliabile per tutti coloro che posseggono una moto di valore alto. È chiaro, infatti, che se una Harley di cinquant’anni fa viene danneggiata, le spese sono molto superiori rispetto alla spesa per una Kasko.

 



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