Assicurazioni moto: gli sconti possono essere imposti dal legislatore? È questo il dubbio che sorge nel momento in cui si nota che in Parlamento da qualche settimana giace un disegno di legge dedicato alle Rca che potrebbe essere molto importante: esso, infatti, impone uno sconto sulle tariffe assicurative per i motociclisti (e gli automobilisti) che rispettano determinate clausole specificate nel contratto.

Si tratterebbe, nello specifico, di uno sconto pari al 10% per chi decide di effettuare eventuali riparazioni in carrozzerie convenzionate, e pari al 7% per chi accetta di applicare la scatola nera. Non solo: per il divieto di cessione del diritto al risarcimento è prevista una ulteriore sforbiciata pari al 4%, mentre una riduzione del 7% sarebbe concessa a chi usufruisse di prestazioni sanitarie presso professionisti convenzionati.

Il problema è che le compagnie assicurative non sembrano intenzionate ad accettare queste norme (che – giova ripeterlo – al momento sono ancora teoriche e devono essere sottoposte al lungo iter parlamentare). Il motivo è presto detto: come rilevano le compagnie stesse, il mercato delle assicurazioni dal 1994 è completamente libero, e di conseguenza non possono essere previsti o imposti sconti. I motociclisti e gli automobilisti, quindi, sono stati illusi?

Per il momento la situazione è in divenire. Certo è che un potenziale sconto complessivo del 23% rappresenterebbe una bella sorpresa per tutti gli assicurati; attualmente, però, la situazione non sembra delle più rosee, e pare che le imprese assicurative non abbiano escluso la possibilità di un ricorso a livello europeo.



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