Quando si parla di assicurazioni moto, si sente spesso fare riferimento alle classi di merito: ma di che cosa si tratta nello specifico?

La classe di merito non è altro che un punteggio numerico in funzione del quale, tramite il meccanismo del bonus malus, viene stabilito il premio che deve essere pagato per la polizza. Semplicemente, i motociclisti che hanno il punteggio di classe di merito più basso sono i più “bravi”, vale a dire i più affidabili (e quindi ci sono meno rischi che la compagnia debba effettuare risarcimenti a causa loro): per questo motivo, pagano meno.

Per fare un esempio concreto, basti sapere che un individuo assicurato con la classe bonus malus base (cioè quando ci si assicura per la prima volta) paga in genere il doppio rispetto a un individuo con la classe bonus malus migliore (naturalmente, a parità di condizioni – e cioè stessa classe di veicolo, stessa provincia di residenza, eccetera).

Risulta evidente, quindi, che evitare di rimanere coinvolti in incidenti a bordo del proprio scooter o della propria moto costituisce un vantaggio di non poco conto dal punto di vista economico. Il punteggio della classe di merito parte dal migliore, 1, per arrivare al peggiore, 18. Chi si assicura per la prima volta, però, non parte da 18 ma da 14.

A seconda delle compagnie presso cui si assicura la propria moto, poi, ci possono essere classi aggiuntive (per esempio la 1A o la 2A). Il bonus è rappresentato dal fatto che ogni anno che passa senza provocare incidenti permette di scalare una classe. Le compagnie hanno l’obbligo di comunicare i cambiamenti relativi alla classe di merito: da notare, poi, che essa viene conservata nel caso in cui la moto venga rubata, venduta, demolita o esportata. In altre parole, essa non è collegata al veicolo, ma a chi lo guida.



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