Le compagnie assicurative sono sul piede di guerra perché intenzionate ad abolire la cessione del credito per le Rc auto e le Rc moto.

In cosa consiste la cessione del credito? Semplicemente il motociclista o l’automobilista che rimane coinvolto in un sinistro senza colpa (e che quindi ha diritto a essere risarcito) delega la riscossione del credito dell’assicurazione al carrozziere indipendente.

Le compagnie assicurative, tuttavia, preferiscono avere a che fare direttamente con il cliente, per questioni pratiche ed economiche. L’abolizione della cessione del credito era stata ventilata qualche mese fa, in occasione della redazione dell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia formulato dal governo di Enrico Letta. Tale articolo, che aveva incontrato l’apprezzamento dell’Ania, era stato però stralciato, vale a dire eliminato. Lo scopo delle compagnie assicurative sarebbe quello di vietare la proliferazione di un mercato degli incidenti, impedendo che motociclisti e automobilisti possano cedere il credito al risarcimento.

A favore della cessione del credito si sono invece schierate numerose associazioni e organizzazioni, come l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa, il Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, l’Associazione Uomo, il Sindacato Italiani Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni e lo Sportello dei Diritti. Secondo tagli associazioni, l’eliminazione della cessione del credito rappresenterebbe un aggravio di costi per gli assicurati, interferirebbe con il loro diritto al pieno risarcimento e li danneggerebbe obbligandoli ad anticipare ai carrozzieri le spese per la riparazione. In effetti, allo stato attuale per i motociclisti la facoltà di trasferire il credito costituisce una comodità di non poco conto: riusciranno a conservarla?



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