02F70873Le frodi sulle assicurazioni rappresentano un problema per i motociclisti, soprattutto in tempi in cui le polizze richiedono esborsi particolarmente significativi.

Una delle truffe più diffuse in tempi recenti ha a che fare con le polizze temporanee: si tratta di Rca che durano qualche giorno il cui vantaggio sta – evidentemente – nel risparmio consistente che permettono di avere rispetto alle polizze annuali.

Abbiamo a che fare con prodotti personalizzati e realizzati su misura, pensati per chi vuole usare la motocicletta per un week-end, o comunque per pochi giorni.

Ebbene, in questo settore le polizze false, e quindi non legali, sono purtroppo all’ordine del giorno. E’ per questo motivo che l’autorità che vigila sulle assicurazioni, cioè l’Ivass, invita a prestare particolare attenzione a tutte le offerte sul mercato.

Per esempio, occorre evitare il sito Internet www.rca5giorni.com, poiché le polizze da esso fornite sono illegali. Tramite questo portale vengono proposte assicurazioni temporanee della durata di cinque giorni: tuttavia, esso non prevede l’identificazione dell’intermediario, e nemmeno l’accertamento dell’iscrizione nell’apposito registro degli intermediari assicurativi. Proprio per questo motivo deve essere evitato. Il sito, infatti, pubblicizza presso i propri utenti la possibilità di sottoscrivere polizze temporanee con alcune compagnie italiane: queste ultime, tuttavia, contattate da Ivass hanno precisato di non avere nessun tipo di rapporto di collaborazione con il sito in questione. Proprio per questa ragione le polizze acquisite tramite questo portale non sono valide.

Ma come si può verificare se un sito o una polizza sono affidabili o no?

E’ semplice: è sufficiente verificare se il sito dell’intermediario ha specificato i dati identificativi dell’intermediario, il numero di fax, il recapito telefonico e l’indirizzo della sede, ma soprattutto la data e il numero di iscrizione al registro unico degli intermediari assicurativi e la precisazione che l’intermediario è soggetto ai controlli dell’Ivass. Chi non espone queste informazioni sta, molto probabilmente, truffando il motociclista che si è rivolto a lui.



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