02E95607Se le prime famose note di Battisti esaltavano le cromature di una poderosa 10 Hp, oggi verrebbe spontaneo chiedersi quanto ci costerebbe la sua assicurazione. Fine del sogno romantico, ma in tempo di crisi si sa, le priorità cambiano. In un quadro economico di certo non rassicurante, il tema delle assicurazioni delle due ruote è quanto mai scottante e non solo per l’appena trascorsa stagione estiva.

La paura dei motociclisti è, infatti, il rientro dalle vacanze quando, per la felicità di tutti, aprendo la buca delle lettere si trovano accumulate le bollette dei pagamenti e, tra queste, la lettera della compagnia assicurativa che annuncia l’aumento del premio. Gli addetti del settore si giustificano sventolando le cause di sinistri in cui manca la copertura assicurativa, per cui sembra naturale che un calo di assicurati induca un aumento dei costi delle polizze.

Non è della stessa opinione l’Adusbef consumatori che evidenzia un rincaro, dal ’94 al 2012 del 480% per le due ruote. Una cifra esorbitante se confrontata a quella degli altri paesi comunitari. Sempre l’associazione consumatori sostiene che il calo degli utenti assicurati sia, invece, dovuto proprio al vertiginoso aumento delle polizze. Al 2012 si stimano circa 4,5 milioni di veicoli non assicurati. Non solo, l’impossibilità di far fronte ai premi assicurativi induce a non immatricolare.

Va da sé che questo non giova all’economia nazionale, ma d’altro canto, come biasimare un giovane diciottenne che oggi si trova a dover assicurare una due ruote 50 CV con un +3,4% di spesa rispetto all’anno scorso? E per le ragazze le cose vanno anche peggio. Nonostante la fama di buone guidatrici, attente e meno spavalde al volante degli uomini, le donne devono fare i conti con un premio assicurativo gravato di un + 9,2% rispetto a quello del 2012. Sembra quindi che sia davvero necessario istituire una commissione permanente che vigili su eventuali abusi.

 



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