Sembrerebbe una domanda inutile, ma in realtà nell’ambito di assicurazioni moto con copertura furto e incendio questo dettaglio fa la differenza. Una moto senza tetto e senza fissa dimora è, ma questo pare ovvio, soggetta più facilmente a furti e atti vandalici.
In Italia, in un solo anno, i motocicli di cui non rimane nessuna traccia, se non quella delle lacrime del proprietario appiedato per forza, superano le 40mila unità, cifra per altro che ha subito un incremento superiore al 100% rispetto agli anni di inizio millennio.
Le compagnie di assicurazione, ovviamente, presentano una svariata gamma di prodotti destinati alla copertura di rischi relativi a furto e incendio di motocicli, ma le tariffe sono soggette anche a forti variazioni in base alla sistemazione della moto nei momenti di inutilizzo. In pratica più l’area deputata al rimessaggio del mezzo è accessibile a terzi e più salirà il costo della relativa polizza contro il furto.
Attenzione però, se dichiarate che la moto verrà parcheggiata, ad esempio, tutte le notti nel vostro garage privato, fatelo perché un eventuale furto, perpetrato mentre il vostro motociclo dormiva beatamente sul marciapiede sotto casa, non vi darà alcun diritto di rimborso.
Un pochino più “fumosa” è la questione relativa alle assicurazioni moto contro gli incendi; in questo caso bisogna distinguere chiaramente tra atto doloso e coinvolgimento in una situazione accidentale da cui scaturisce un incendio.
Le classiche polizze “incendio”, infatti, coprono solo ed esclusivamente quelle situazioni in cui il motociclo rimane coinvolto, in assenza di atti dolosi, in una situazione tale per cui si è scatenato un incendio. Se invece, ad esempio, è la fidanzata gelosa ad appiccare il fuoco, l’assicurazione non sarà tenuta a risarcire il proprietario. Se si desidera una copertura totale, magari per un mezzo nuovo, si può evitare di far arrabbiare la fidanzata oppure, meglio ancora, ricorrere ad un’assicurazione contro atti dolosi e vandalici.