La Corte di Giustizia UE stabilisce l’obbligatorietà delle polizze moto e auto anche per i mezzi fermi in spazi privati

Per garantirsi una polizza conveniente e di qualità utile un comparatore online.

Il futuro delle polizze RC moto sospendibili potrebbe essere oggetto di un’autentica rivoluzione dettata dalla sentenza C-80/17 emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea.

Con l’avvicinarsi della stagione fredda molti motociclisti appendono il casco al chiodo.

Pioggia, vento e temperature rigide fanno propendere per un utilizzo limitato della moto, mentre sono in tanti a scegliere di parcheggiare la due ruote in garage, in attesa dell’arrivo della primavera per tornare a circolare in strada.

Chi accantona l’utilizzo della moto spesso sceglie di sospendere anche l’assicurazione per un tot numero di mesi, ma ora questa scelta potrebbe essere a rischio perché la Corte europea di giustizia ha stabilito che è obbligatorio pagare la polizza RC moto, al pari di quella per l’auto e i veicoli a motore, anche nel caso in cui il mezzo resti parcheggiato in un’area privata per un consistente numero di mesi.

Se il mezzo risulta idoneo alla circolazione, anche se sistemato in un’area privata lontana dalla strada, è strettamente necessario che sia adeguatamente coperto da una regolare assicurazione di responsabilità civile.

La decisione della Corte di fatto impedisce la sospensione della RC moto, una pratica che trova largo consenso, soprattutto nei mesi invernali.

La sentenza della Corte è la conseguenza di una scelta presa a fronte di una situazione drammatica che ha visto quale teatro dell’evento il Portogallo.

Il motivo scatenante è stato un incidente mortale provocato da un ragazzo alla guida di una vettura non assicurata, che la madre aveva parcheggiato in un terreno privato proprio a fronte del mancato utilizzo.

Che cosa copre la RC moto obbligatoria per legge

La sottoscrizione della polizza RC moto, come stabilisce la legge, è obbligatoria ed offre una tutela specifica all’assicurato nel caso procuri danni a terzi, a cose o a persone.

La copertura offerta dalla polizza consente di risarcire il danneggiato nei limiti prestabiliti dal massimale previsto dal contratto all’atto della sottoscrizione.

La polizza RC moto di norma non copre chi è alla guida, ma è possibile garantirsi un’estensione e godere di una tutela specifica anche in caso di infortunio occorso al conducente.

Se la RC moto è una polizza obbligatoria non lo sono le garanzie accessorie, ma coperture come quelle aggiuntive offrono un’interessante tutela in caso di furto, incendio o eventi naturali.

RC moto: come risparmiare sul costo della polizza

La RC moto molto spesso ha un costo superiore a quella dell’auto, ma grazie al confronto è possibile trovare una formula conveniente e di qualità.

Per risparmiare sull’acquisto di una RC moto vale la pena considerare le assicurazioni online, decisamente più economiche, da ricercarsi attraverso uno strumento estremamente utile come il comparatore online.

Per garantirsi un’assicurazione di qualità all’insegna della convenienza trova qua la polizza più adatta alle tue esigenze.

La soluzione della comparazione di fatto garantisce un ampio margine di risparmio in tutti i settori assicurativi, dal ramo vita a quello danni, dalle coperture sanitarie alle polizze professionali.

Quando si sceglie una copertura assicurativa online, è importante valutare che alla convenienza del prezzo corrisponda la miglior soluzione in termini di tutela del soggetto assicurato.

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Posto che non si tratta di un obbligo, per quanto riguarda la frequenza non è prevista una scadenza regolare per il tagliando: esso, infatti, andrebbe eseguito sulla base del chilometraggio e del tempo trascorso dall’ultima revisione. Anche se non obbligatorio, è importante eseguirlo accostato alla periodica revisione obbligatoria stabilita per legge e questo solo per avere la consapevolezza di circolare in sicurezza evitando rischi inutili e pertanto altamente evitabili.

Con il tagliando auto si abbassano gli incidenti e anche l’assicurazione

Ma che cosa si controlla esattamente con il tagliando auto? Quali componenti vengono sottoposte a revisione? Quando ci si presenta presso una delle officine autorizzate per eseguire il tagliando auto, si procede ad un check-up dettagliato del veicolo, al fine di garantire il mantenimento ed estensione della garanzia, ma anche la sicurezza dei passeggeri. Durante il tagliando verrà controllato lo stato di efficienza dell’impianto frenante, dell’impianto di illuminazione, l’olio dei freni e del motore, per i filtri, il liquido di raffreddamento, lo stato delle sospensioni, il climatizzatore, gli pneumatici e la ruota di scorta. Ovviamente questi elementi, se sottoposti a controllo periodicamente secondo le indicazioni del costruttore, avranno minore probabilità di usurarsi e sottoporre l’automobilista a spiacevoli incidenti; molto spesso infatti, incidenti anche banali potrebbero derivare da un mancato e appropriato controllo degli elementi costitutivi del veicolo, comportando di conseguenza un aumento dei costi della polizza assicurativa. Sottoporre quindi l’auto a controlli periodici, quindi anche e soprattutto al tagliando auto, farà diminuire sensibilmente il numero degli incidenti dovuti a malfunzionamenti del veicolo comportando di conseguenza anche un’assicurazione più bassa. Bisognerà inoltre affidarsi ad un’officina autorizzata, che non per forza deve essere quella indicata dal costruttore, ma che sia tuttavia all’avanguardia per garantire la massima efficienza durante il tagliando auto. Esistono pertanto delle piattaforme online dove è possibile ottenere un preventivo del tagliando: calcola qui il tuo tagliando auto. Con questi servizi disponibili sul web si potrà trovare subito un’efficiente officina, stabilire tempi e costi per viaggiare in tutta sicurezza.

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La proposta di legge di iniziativa popolare è stata depositata in Cassazione qualche giorno fa da Valeria Valente, Leonardo Impegno e altri esponenti del Pd della Campania, e si aggiunge a una proposta di legge analoga presentata in Parlamento. Lo scopo è quello di rendere omogenee le tariffe Rc auto e Rc moto a livello nazionale, al fine di rendere meno pesanti i premi assicurativi nel Sud Italia, in quelle regioni dove talvolta i costi si rivelano decisamente proibitivi. Rca Auto, Tariffa Italia (questo il nome della proposta di legge) ricalca in tutto e per tutto l’emendamento al decreto Destinazione Italia che Leonardo Impegno ha proposto lo scorso 5 febbraio unitamente ad altri undici cofirmatari. Nell’occasione, però, l’emendamento era stato respinto, e la stessa sorte era toccata a un emendamento simile presentato pochi giorni più tardi da Sergio Puglia, senatore del Movimento Cinque Stelle.

A prescindere dal destino politico dell’iniziativa, è noto che le tariffe per le assicurazioni moto e auto tra Nord e Sud sono molto differenti. Secondo Massimiliano Manfredi, deputato del Pd, “si tratta di una discriminazione che deve finire al più presto”.

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Nell’eventualità in cui la moto abbia subìto danni, il sinistro deve essere denunciato contattando il Servizio Sinistri (attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30) al numero verde 800 247 247. Dopodiché, occorre spedire il modulo blu tramite fax (costo di una chiamata urbana) al numero 848 588 548 oppure tramite posta elettronica a documenti@zurich-connect.it, specificando il proprio nome e cognome, il numero di polizza e il codice cliente.

La compagnia, tramite l’Indennizzo Diretto, ha l’obbligo di valutare entro 90 giorni i danni subiti dalle persone ed entro 60 giorni danni subiti dalla moto e dalle cose; deve, inoltre, richiedere tutte le informazioni di cui ha bisogno per la pratica entro 30 giorni e, sempre 30 giorni, informare a proposito della decisione relativa al risarcimento unicamente nel caso in cui il modulo blu sia stato firmato da tutte le parti in causa.

Il cliente deve presentare la richiesta danni all’altra compagnia assicurativa (cioè quella di chi ha provocato l’incidente) in tutti i casi non contemplati dall’Indennizzo Diretto e nell’eventualità in cui il sinistro abbia coinvolto più di due veicoli.

Come si può notare, dunque, per tutti i motociclisti assicurati con Zurich la procedura da seguire è piuttosto semplice e rapida.

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Un’occasione da non perdere, dunque, per i motociclisti che hanno bisogno di un’assicurazione per la propria due ruote. Per conoscere i costi della polizza, la procedura da seguire è molto semplice: è sufficiente andare sul sito di Genialloyd e eseguire il preventivo on line inserendo la data di nascita del proprietario e la targa del mezzo; a quel punto, per partecipare al concorso per il Tom Tom Rider non bisogna fare altro che cliccare su Salva e Acquista Dopo.

L’offerta, come detto, è valida ancora per un mese e mezzo, fino al prossimo 22 giugno, e rappresenta un bell’incentivo per tutti coloro che hanno bisogno di una Rc moto. Genialloyd mette a disposizione due soluzioni differenti: Moto Sempre, che è un’assicurazione che rimane attiva per tutto l’anno, e Moto Free, che invece è dedicata a chi utilizza la moto sporadicamente e quindi ha la necessità di sospendere la polizza quando essa non viene utilizzata (per un limite massimo di dodici mesi).

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La polizza assicurativa per la moto di Allianz propone un’opzione per la sospensione, che permette di sospendere durante il corso dell’anno la copertura assicurativa, e l’offerta Guida Libera, ideale per chi vuole fare guidare il proprio mezzo a persone diverse. Non solo: chi ha una classe di merito non superiore a 4 e ha un attestato di rischio privo di sinistri può approfittare della Protezione Bonus, che permette di evitare penalizzazioni anche nel caso in cui si causi un incidente e, di conseguenza, di non vedere cambiare la propria classe di merito per un anno.

L’assicurazione moto di Allianz si rivela, dunque, una copertura flessibile, visto che consente di scegliere tra una vasta gamma di formule: tra le tante opzioni a disposizione, vale la pena di citare anche Guida Esperta, dedicata ai conducenti che hanno più di 26 anni. Naturalmente, accanto alla Responsabilità Civile possono essere aggiunte diverse garanzie accessorie, come Assistenza Moto, Infortuni del Guidatore e Incendio e Furto.

Assistenza Moto, nello specifico, è una garanzia che offre assistenza sia in Italia che fuori dall’Italia nelle situazioni di emergenza, con un aiuto tempestivo messo a disposizione da una centrale operativa attiva 24 ore su 24: in questo modo, anche in caso di inconvenienti non si corrono rischi, anche in virtù delle convenzioni speciali con società di autonoleggio.

Queste, dunque, sono le offerte più rilevanti a disposizione di chi intende sottoscrivere una polizza assicurativa per la propria moto con Allianz. A voi la scelta.

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Numeri che, però, non sono positivi: il trend, infatti, è negativo, con un -7.3 % rispetto al periodo precedente. L’aumento dei prezzi della benzina, il prolungarsi e l’aggravarsi della crisi economica e l’aumento dei costi delle polizze assicurative hanno determinato una riduzione dell’uso dei mezzi a 4 e 2 ruote.

Nel 2013, tuttavia, l’Ania ha evidenziato un calo del 4.5% nei prezzi. Per quel che riguarda le singole compagnie, dati con il segno meno per Generali, ferma a 1 miliardo e 900 milioni di euro con un -13.1 %; l’unione tra Fondiaria Sai e Unipol, che ha portato alla nascita di Unipolsai, ha invece consolidato la posizione della neonata compagnia, con premi raccolti per 4 miliardi e 800 milioni di euro, anche se rispetto al 2012 il calo è stato significativo, superiore al 10 %. Non tutto è da vedere in negativo, comunque, visto che Unipolsai è prima sul mercato con una quota pari al 28 %. Da segnalare, d’altra parte, la netta crescita di Genialloyd, che grazie a una raccolta che ha sfiorato i 400 milioni di euro ha fatto segnare addirittura un +22.9 %.

Insomma, il settore delle Rc auto e delle Rc moto si è rivelato, nel corso dell’anno passato, tutt’altro che statico: la situazione pare in continua evoluzione, in attesa di provvedimenti governativi che potrebbero cambiare le carte in tavola.

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In particolare, è possibile scegliere tra l’opzione Moto Sempre e l’opzione Moto Free: la prima consiste in una assicurazione che rimane attiva per tutto l’anno, mentre la seconda consente di sospendere – per tutte le volte che si vuole – il contratto di assicurazione (per un periodo non superiore ai 12 mesi).

Moto Free, nello specifico, si rivela molto vantaggiosa per tutti coloro che fanno un utilizzo stagionale del proprio ciclomotore o della propria moto, e che dunque non vogliono pagare l’assicurazione anche per i periodi in cui il mezzo non viene utilizzato. Affinché i vantaggi offerti dalla sospensione, vale a dire la proroga della scadenza e il recupero dei giorni non utilizzati, possano essere goduti in pieno, occorre che i periodi di sospensione siano almeno di 30 giorni. Un’altra occasione da non sottovalutare riguarda il fatto che con la polizza Moto Free, se si acquista la garanzia Furto e Incendio, la moto è coperta anche mentre l’assicurazione è sospesa (a patto che il mezzo venga custodito in un luogo chiuso).

Genialloyd, inoltre, propone formule differenti a seconda del tipo di guidatore: si distingue tra Guidatore Abituale (quando la moto viene guidata solo dal proprietario e da un’altra persona indicata), Guida Esperta (quando la moto viene guidata da persone diverse, tutte di età non inferiore ai 30 anni) e Guida Libera (quando la moto viene guidata da persone diverse, a prescindere dalla loro età). Se alla guida del mezzo ci sono persone non indicate, è prevista una rivalsa che può arrivare fino alla somma massima di 5mila euro.

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Le novità previste dal progetto di legge sono numerose, alcune delle quali decisamente interessanti: in primo luogo, la razionalizzazione dei creditori risarcitori, vale a dire l’opportunità per il danneggiato di cedere a soggetti terzi – una carrozzeria, per esempio – il proprio credito; inoltre, la portabilità delle polizze, in base alla quale il consumatore ha la possibilità di recedere dal contratto di assicurazione in qualsiasi momento, e non solo alla naturale scadenza.

Altrettanto importante pare essere la libertà di scelta da parte del consumatore danneggiato, che si accompagna al risarcimento in forma specifico non più obbligatorio ma solo facoltativo: in altre parole, il cliente può decidere se rivolgersi a carrozzerie e officine convenzionate con la compagnia assicuratrice oppure optare per altri centri. Un altro elemento contenuto nel disegno di legge è rappresentato dalla pubblicazione del contratto base e dalla sua scontistica: ciò vuol dire che sarà obbligatorio pubblicare lo schema di polizza per la Rc auto e moto con copertura standard, così che per i consumatori sarà più semplice paragonare e confrontare le offerte.

Tutti i possessori di ciclomotori e motocicli, dunque, attendono a breve novità dal mondo della politica, nella speranza che vengano adottati provvedimenti in grado di rendere meno dispendiosa e più semplice la sottoscrizione di una polizza assicurativa per la propria moto o per il proprio scooter.

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Da non sottovalutare, poi, le diverse garanzie addizionali proposte in abbinamento con la Rc moto di Linear: è il caso, per esempio, di Incendio e Furto, che protegge la due ruote in caso di incendio, rapina o furto (anche se sono solo tentati). Nel caso in cui venga rubato il mezzo nuovo, vale a dire entro 6 mesi dalla prima immatricolazione, a essere risarcito è il valore a nuovo; trascorsi i 6 mesi, il valore risarcito è quello rilevato al momento del furto.

Altra garanzia addizionale potenzialmente utile è quella relativa agli Infortuni del Conducente, che protegge chi è alla guida della moto nel momento in cui si verifica l’incidente, con un indennizzo garantito fino a 100mila euro per le invalidità permanenti, sia nell’eventualità in cui abbia ragione sia nell’eventualità in cui abbia torto.

Infine, meritano di essere citate la Tutela Giudiziaria (attraverso la quale Linear rimborsa fino a un massimo di 6mila euro le spese di perizia e le spese legali) e la Protezione 24, che costituisce un’estensione della Infortuni del Conducente e che rappresenta una copertura per gli infortuni che si verificano al di là della circolazione a bordo della propria moto.

Insomma, tante opportunità grazie a Linear, che consente di assicurare il proprio ciclomotore o motociclo in maniera sicura e vantaggiosa.

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In cosa consiste la cessione del credito? Semplicemente il motociclista o l’automobilista che rimane coinvolto in un sinistro senza colpa (e che quindi ha diritto a essere risarcito) delega la riscossione del credito dell’assicurazione al carrozziere indipendente.

Le compagnie assicurative, tuttavia, preferiscono avere a che fare direttamente con il cliente, per questioni pratiche ed economiche. L’abolizione della cessione del credito era stata ventilata qualche mese fa, in occasione della redazione dell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia formulato dal governo di Enrico Letta. Tale articolo, che aveva incontrato l’apprezzamento dell’Ania, era stato però stralciato, vale a dire eliminato. Lo scopo delle compagnie assicurative sarebbe quello di vietare la proliferazione di un mercato degli incidenti, impedendo che motociclisti e automobilisti possano cedere il credito al risarcimento.

A favore della cessione del credito si sono invece schierate numerose associazioni e organizzazioni, come l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa, il Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, l’Associazione Uomo, il Sindacato Italiani Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni e lo Sportello dei Diritti. Secondo tagli associazioni, l’eliminazione della cessione del credito rappresenterebbe un aggravio di costi per gli assicurati, interferirebbe con il loro diritto al pieno risarcimento e li danneggerebbe obbligandoli ad anticipare ai carrozzieri le spese per la riparazione. In effetti, allo stato attuale per i motociclisti la facoltà di trasferire il credito costituisce una comodità di non poco conto: riusciranno a conservarla?

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Abbiamo a che fare, in sostanza, con polizze a consumo, che di volta in volta possono essere chiamate anche polizze attacca stacca, polizze pay per use o paga quello che usi. L’assicurazione per i week end potrebbe essere ideale, tra l’altro, per chi possiede più di una moto e decide di usarne una nei giorni feriali, per gli spostamenti quotidiani e per andare al lavoro, e l’altra nei giorni festivi e nel fine settimana, per rilassarsi o andare a divertirsi. Questo genere di polizze con giorni a pacchetto consente, come si può immaginare, di ottenere un risparmio considerevole rispetto alle polizze comuni: è fondamentale, però, rispettare le tempistiche e i periodi di circolazione.

Nella maggior parte dei casi, è consigliabile attivare questo tipo di polizze tramite Internet. Facile capire il motivo: occorre agire con tempestività e non si possono certo aspettare gli orari degli uffici. Proprio per questo motivo, le compagnie online offrono ai motociclisti delle offerte (talvolta anche last minute) e pacchetti assicurativi che permettono di ottenere una tutela sicura e rispettosa delle norme in pochissimo tempo.

Ovviamente, è necessario spedire via mail tutti i documenti necessari (una fotocopia della patente, una copia del libretto di circolazione, eccetera): dopodiché, si può attivare – ed eventualmente – sospendere la polizza come e quando si vuole. Tutti i dati vengono spediti via mail. Insomma, grazie alle polizze per i week end assicurare la propria moto è economico e veloce.

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Chi possiede una o più assicurazioni, quindi, deve rassegnarsi. Tra l’altro, anche per le Rc auto la situazione non è delle più rosee. Dopo la legge 92/2012, la cosiddetta Riforma Fornero, infatti, la possibilità di avere detrazioni fiscali in relazione alle spese per le Rc auto è stata cancellata quasi completamente. In particolare, a partire dal 2013 la detrazione è accettata unicamente nel caso in cui al Servizio Sanitario Nazionale venga versata una cifra superiore ai 40 euro: eventualità che, però, è molto rara.

Diverso era il discorso fino al 2012, quando gli assicurati potevano contare sulla facoltà di detrarre la quota della polizza versata al SSN per la copertura di tutte le spese riguardanti eventuali sinistri. Insomma, la dichiarazione dei redditi non regalerà buone notizie né ai motociclisti né alla maggior parte degli automobilisti: una ulteriore beffa che va ad aggiungersi alle tante spese dovute all’aumentare costante dei premi e al costo sempre più alto delle polizze.

L’unica possibilità, per i motociclisti, è quello di puntare sulle polizze infortuni: anche in questo caso, però, non bisogna illudersi troppo, perché la soglia della detrazione sarà di 630 euro. Oltre questa cifra non è previsto alcun tipo di rimborso.

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Oltre alla Rc obbligatoria per i danni causati dal mezzo, Genertel Scooter offre la garanzia Infortuni Conducente, che prevede il risarcimento e la cura del conducente del veicolo in caso di incidente con colpa. È prevista anche l’Assistenza Stradale, ideale per chi vuole viaggiare tranquillo e anche in caso di imprevisti ha la certezza di non rimanere a piedi: se si fora una gomma, se si rimane senza benzina o se si scarica la batteria è sufficiente contattare il numero verde di Europ Assistance per usufruire di carro attrezzi e riparazioni sul posto. Mentre grazie alla Minikasko si può godere della copertura totale dei danni subiti dallo scooter anche in caso di incidente con un altro veicolo con colpa, l’Assistenza Legale abbinata a Genertel Scooter si basa sul risarcimento – fino a 15mila euro – delle spese legali nell’eventualità in cui l’incidente che ha coinvolto il mezzo abbia ripercussioni legali e dia origine a controversie in tribunale.

Da non sottovalutare, poi, è il Servizio Stop & Go, che consente di sospendere e riattivare la polizza direttamente online in maniera completamente gratuita (ma anche utilizzando l’app Genertel): una opportunità molto utile, per esempio, per chi non guida lo scooter in inverno.

Tra l’altro, grazie a Genertel è possibile ottenere uno sconto fino al 15% sulla Rc moto per ogni nuova assicurazione moto che viene comprata entro il 28 maggio del 2014 su Internet. Non solo: in virtù della stessa offerta, si può ottenere anche uno sconto del 15% su Incendio e Furto.

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Si tratterebbe, nello specifico, di uno sconto pari al 10% per chi decide di effettuare eventuali riparazioni in carrozzerie convenzionate, e pari al 7% per chi accetta di applicare la scatola nera. Non solo: per il divieto di cessione del diritto al risarcimento è prevista una ulteriore sforbiciata pari al 4%, mentre una riduzione del 7% sarebbe concessa a chi usufruisse di prestazioni sanitarie presso professionisti convenzionati.

Il problema è che le compagnie assicurative non sembrano intenzionate ad accettare queste norme (che – giova ripeterlo – al momento sono ancora teoriche e devono essere sottoposte al lungo iter parlamentare). Il motivo è presto detto: come rilevano le compagnie stesse, il mercato delle assicurazioni dal 1994 è completamente libero, e di conseguenza non possono essere previsti o imposti sconti. I motociclisti e gli automobilisti, quindi, sono stati illusi?

Per il momento la situazione è in divenire. Certo è che un potenziale sconto complessivo del 23% rappresenterebbe una bella sorpresa per tutti gli assicurati; attualmente, però, la situazione non sembra delle più rosee, e pare che le imprese assicurative non abbiano escluso la possibilità di un ricorso a livello europeo.

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Si parla di polizze bloccabili molto semplicemente perché esse possono essere bloccate, cioè sospese, in qualsiasi momento, così da non doverle più pagare (naturalmente, a patto di non fare più circolare il mezzo). Per bloccare la polizza non bisogna fare altro che informare la compagnia (tramite fax, al telefono o più semplicemente online, sfruttando il canale web e il sito della compagnia stessa) indicando l’intenzione di sospendere temporaneamente la copertura assicurativa.

Una volta ricevuta la conferma, la polizza è ufficialmente bloccata: ciò vuol dire che il veicolo non può più circolare in strada (pena sanzioni pecuniarie molto salate), così come non può essere parcheggiato in un luogo pubblico. Come si può intuire, dunque, la polizza bloccabile può tornare utile a molti motociclisti che non utilizzano la propria due ruote frequentemente e che dunque sarebbero penalizzati nel momento in cui si trovassero a sottoscrivere una polizza tradizionale, evidentemente troppo onerosa e costosa.

Vale la pena di notare che, una volta bloccata, se l’assicurazione non viene riattivata nei dodici mesi successivi il contratto con la compagnia deve essere ritenuto risolto: ciò vuol dire che per una nuova eventuale copertura ci sarà bisogno di stipulare un nuovo contratto e una nuova polizza. Per riattivare la polizza bloccabile, la procedura da seguire è la stessa effettuata per bloccarla: occorre informare la compagnia e attendere la conferma ufficiale per poter tornare in strada. Attenzione, però, ai costi di riattivazione.

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La risposta, purtroppo, è no. Stando ai dati riportati dall’Istituto Nazionale di Statistica, nei tre anni tra il 2010 e il 2012 si è assistito a una riduzione degli incidenti mortali che hanno coinvolto i ciclomotoristi e i motociclisti.

I decessi, nel triennio, sono stati 3.178, con una media di 3 morti al giorno, mentre i feriti sono stati 213.854, corrispondenti grosso modo a 200 feriti al giorno. Quel che è positivo, davanti a cifre comunque spaventose, è che durante questo arco temporale le cose sono migliorate: nel 2010, per esempio, si sono registrati 943 morti tra i motociclisti e 203 morti tra i ciclomotoristi; nel 2011 i morti tra i motociclisti sono stati 20 in meno, mentre tra i ciclomotoristi sono stati solo – si fa per dire – 165; nel 2012, infine, le vittime di incidenti mortali tra i motociclisti sono state 822, e 122 tra i ciclomotoristi. Il trend, dunque, si presenta in calo.

Ciò, però, non ha determinato un abbassamento delle tariffe delle polizze assicurative relative alle due ruote. Stando a quanto evidenziato dal presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata, le statistiche Istat sui morti in incidenti stradali che hanno coinvolto motocicli e ciclomotori costituiscono la testimonianza diretta e incontrovertibile che mette all’angolo le compagnie assicurative, le quali hanno sempre giustificato l’aumento dei prezzi con l’incremento degli incidenti mortali.

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Essa non è altro che un’estensione della garanzia assicurativa che copre i costi delle spese legali che sono eventualmente dovute in presenza di procedimenti giudiziari e procedimenti extra-giudiziari, che nella maggior parte dei casi sono a carico dell’assicurato.

Tra l’altro, i motivi che possono dare origine a una controversia legale sono potenzialmente infiniti, non solo nel caso in cui sia il soggetto assicurato a voler fare valere i propri diritti, ma anche nell’eventualità in cui egli venga chiamato in causa dalla terza parte coinvolta. A prescindere dalle situazioni, comunque, l’assicurazione interviene per offrire la tutela giudiziaria sia al cliente che al suo nucleo familiare.

Entrando nel dettaglio, la tutela legale copre le spese per le consulenze legali e i costi di perizia eventualmente richiesti dal giudice (oltre che dall’assicurato stesso). Quel che più conta è che questa polizza accessoria fa sì che la compagnia si faccia carico anche del risarcimento dovuto alla parte coinvolta stabilito in sede giudiziaria. Infine, con la tutela legale vengono pagate anche le spese di soccombenza che devono essere sostenute in caso di attribuzione della colpa all’assicurato. Come si può notare, dunque, tale polizza costituisce un aiuto molto importante, a volte decisivo, in questioni apparentemente innocue ma che, nel momento in cui vengono trascinate in tribunale, possono diventare problematiche.

Prima di sottoscriverla, ad ogni modo, è sempre opportuno tenere in considerazione il massimale, vale a dire la cifra massima che viene risarcita dalla compagnia: oltre quella soglia, infatti, spetta all’assicurato versare il resto dei soldi dovuti. Altrettanto importante è anche la definizione della franchigia, che invece è la soglia minima da raggiungere affinché la compagnia eroghi il risarcimento.

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Recentemente, infatti, la Cassazione ha stabilito che se al momento dell’impatto (in occasione di un incidente) il motociclista è privo di casco, per il risarcimento deve essere erogata una somma di denaro inferiore al reale ammontare delle lesioni e dei danni. Il casco, insomma, oltre a essere fondamentale per proteggere la salute di chi guida una moto o uno scooter, è indispensabile anche per avere diritto a un risarcimento completo in caso di sinistro.

È di poco tempo fa, per esempio, la notizia di una disputa in corso in Campania, ad Acerra, dove il conducente di uno scooter ha riportato gravi lesioni in seguito a un incidente in cui è stato coinvolto mentre non portava il casco: la compagnia assicurativa, che aveva messo in discussione il risarcimento, ha avuto ragione in tribunale. È stato stabilito, infatti, che la vittima – nel momento in cui non indossa il casco – diventa corresponsabile dell’incidente. Non solo: nel momento in cui la compagnia assicurativa è in grado di dimostrare che le lesioni subite dalla persona in presenza del casco sarebbero state minori, essa ha diritto a risarcire l’assicurato solo in misura parziale.

Da questo punto di vista, dunque, assume maggiore importanza il lavoro dei periti. Ciò è valido anche nel caso in cui si verifichi il decesso dell’assicurato: previo verbale compilato dalle forze dell’ordine, la compagnia può esercitare il diritto di ridurre il risarcimento se la perizia evidenzia la corresponsabilità della vittima.

Un ulteriore motivo per proteggersi sempre indossando il casco.

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Ubi fa parte del Gruppo Ubi Banca – Unione di Banche Italiane Scpa, sorto nel 2007 in seguito alla fusione di Banca Lombarda e Piemontese e Banche Popolari Unite. Ubi Partecipazioni Assicurative Spa detiene il 100% del capitale sociale di Ubi Assicurazioni, della quale fa parte anche Ubi Assicurazioni Vita Spa.

Abbiamo a che fare – come si può notare – con una compagnia piuttosto estesa, che in effetti fa della solidità e della posizione forte sul mercato i propri punti di forza. Le polizze per i motoveicoli messe a disposizione da Ubi Assicurazioni rientrano in Progetto Sicurezza Auto – Motoveicoli, polizza che in un contratto unico propone un vasto campionario di coperture per i veicoli a due ruote: non solo la copertura dei vari rischi derivanti dalla circolazione in strada di motocicli e ciclomotori, ma anche la copertura della responsabilità civile obbligatoria.

I potenziali clienti interessati hanno la possibilità di ottenere un preventivo personalizzato e gratuito sia sul sito Internet della compagnia che in uno qualunque dei vari punti vendita dislocati sul territorio: il preventivo, differente a seconda dei vari tipi di motoveicoli, viene realizzato in funzione degli elementi di personalizzazione contenuti nella tariffa, oltre che della formula di contratto che il contraente sceglie.

Insomma, Ubi Assicurazioni è una delle tante opzioni che si possono scegliere al momento della stipula di una polizza: per conoscere tutte le sue offerte, non rimane che consultare il suo sito Internet e i fogli informativi predisposti.

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