Uno dei temi caldi da sempre connessi con le assicurazioni moto è quello relativo alla privacy.

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, a questo proposito, sta per produrre un importante provvedimento finalizzato a stabilire le condizioni di accesso, le modalità e le regole che le imprese assicurative devono rispettare riguardo alle banche dati degli incidenti. Il provvedimento, nato in seguito a una segnalazione specifica dello Sportello dei Diritti, si propone di regolare le cosiddette anagrafi danneggiati e anagrafi testimoni, database appena nati, limitandone l’accesso solo ai soggetti autorizzati.

Ecco, dunque, le novità. In primo luogo, le singole imprese assicurative potranno consultare le banche dati unicamente durante la gestione o la liquidazione degli incidenti. Inoltre, le informazioni personali relative ai testimoni e ai soggetti danneggiati potranno essere conservate nei database solo per i cinque anni seguenti alla data di definizione dell’incidente, passati i quali i dati dovranno essere trasmessi all’Ivass, che potrà poi comunicarli solo per esigenze di giustizia o per l’esercizio dei diritti sanciti dall’articolo 7 del Codice della Privacy da parte dei diretti interessati.

Le operazioni di trattamento delle informazioni contenute nelle banche dati compiute dagli operatori delle imprese assicurative saranno controllate da sistemi informativi e tracciate, per evitare consultazioni eccessive o indebite. Insomma, la riservatezza delle informazioni dei motociclisti (e degli automobilisti) nel giro di breve tempo sarà molto più tutelata: un piccolo passo per migliorare i rapporti tra le compagnie assicurative e i loro clienti, in attesa che i prezzi si abbassino.

 



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